Apr 10, 2008

Mamma che giornate

In questi giorni sto letteralmente morendo al lavoro. Sto facendo orari impossibili, passo le giornate intere a leggere atti di difficoltà elevata e arrivo la sera a casa praticamente strisciando per terra.
Domani, tanto per rendere il tutto più leggero, ho un treno alle 6.00 del mattino per andare a Venezia a fare una udienza che mi porterà via dieci minuti (sempre che la controparte non decida di fare qualche cosa di simpatico). In sostanza, sei ore di viaggio per dieci minuti di lavoro.
Per fortuna mi porterò dietro gli atti di cui sopra, per continuare a leggerli e per portarmi avanti con il lavoro cercando di evitare di dover andare in studio anche durante tutto il week end.
E tutto questo per cosa: per fare i miliardi? non direi. E allora per cosa. A dire il vero me lo sto proprio chiedendo anche io ed è il motivo per cui non sono sereno. Mi sembra di nuotare in un fondale molto denso e non vedo in questo momento alcuno spiraglio, neanche un po' di luce.
Mi guardo intorno e vedo tanta gente che fa una vita normale ed è serena. Se ne esce alle cinque o alle sei del pomeriggio dall'ufficio e torna a casa a godersi la serata con le persone care.
Magari non guadagnerà molti soldi, magari farà un po' fatica ad arrivare a fine mese ma ci arriverà sereno e beato.
Io se continuo così muoio a quaranta anni, il fisico prima o poi cederà, eheh.

Beh, speriamo di no...e nel frattempo continuiamo a nuotare và, che è meglio.

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