Jan 23, 2008

La Polaroid compie 60 anni

La Polaroid compie 60 anni: "E nasce un sito che raccoglie e cataloga tutte le istantanee scattate con la storica macchina"



(Via Corriere.it.)



Sono un fan delle Polaroid da quando ero piccolo. Mi intrigava da morire vedere la pellicola uscire in modo automatico dalla macchina fotografica e svilupparsi sotto i miei occhi stupiti.
Ultimamente la Polaroid è tornata alla grande...sia per il mondo che per me. Per me è stato un caso. Me ne camminavo al Saturn e ho visto un modello di Polaroid moderno, carinissimo e veramente economico. Me lo sono comprato al volo, insieme ad una pellicola da 10 fotografie e ho fatto una marea di foto in tre minuti netti eheh. Immediatamente, quindi, è emersa la necessità di trovare un posto dove comprare pellicole a basso prezzo.

Ho fatto un giro su ebay ma non ho trovato niente...poi grazie a Google sono arrivato sul mitico sito www.unsaleable.com, specializzato nella vendita di pellicole Polaroid e di macchine fotografiche istantanee. Da quando ho scoperto questo sito ho comprato un sacco di pellicole ed anche una macchina fotografica istantanea della Fuji veramente carina.

Non mi stupisce quindi che l'amore che provo per le Polaroid abbia contagiato tantissima gente e che si sia deciso di aprire (da un po' di tempo e non da poco, come sembrerebbe dall'articolo del Corriere sopra citato) un sito in stile Flickr dedicato però solo ed esclusivamente alle Polaroid!

AAPL in caduta libera

AAPL in caduta libera: "

Nonostante i ricavi record, già il mercato after-hour non prometteva nulla di buono, ma all’apertura di Wall Street il titolo Apple appare in caduta libera, in contrazione di quasi 14 punti percentuali.


Ma una performance così drammatica non si spiega solo con la sfiducia che imperversa sui mercati americani: in un certo senso si può affermare il fatto che Cupertino stia scontando la propria leggendaria capacità di guadagnare nonostante le congiunture.


I grandi investitori, infatti, guardavano con grande interesse alle previsioni sui guadagni del prossimo trimestre fiscale, alla ricerca di un segnale positivo in controtendenza con lo spauracchio della recessione.

Ma le previsioni di Peter Oppenheimer sono state giudicate fin troppo conservative, confermando il sospetto che la crisi americana non risparmierà neppure il cavallo di punta della Silicon Valley. Di qui la pesante penalizzazione comminata al titolo AAPL, che dall’inizio dell’anno ha lasciato sul campo oltre 70$ per azione.


Indiscrezioni provenienti da Cupertino vorrebbero la posizione del Chief Financial Officer Apple, il suddetto Oppenheimer, a forte rischio: la sua politica aggressiva nei confronti del mercato avrebbe definitivamente mostrato la corda, nonostante i successi ottenuti dal titolo AAPL negli ultimi anni. Questa politica, secondo i più critici, consisterebbe nel sottostimare deliberatamente le previsioni finanziarie, in modo da presentare risultati fiscali costantemente superiori alle attese per essere ampiamente premiati dal mercato. Una strategia che paga quando il mercato è in salute ma, evidentemente, rischiosissima quando a regnare è la sfiducia.


E Oppenheimer potrebbe pagare care le proprie scelte strategiche, rischiando addirittura la propria poltrona.

Quella di Steve Jobs, invece, appare un po’ più solida ma non inattaccabile: se, infatti, per noi affezionati Mac-User apparirebbe una semplice follia l’ipotesi della rimozione dei Jobs dalla carica di CEO, per il mercato le cose sono molto diverse. La figura di Jobs, oltre ad essere molto ingombrante, non è più così ben vista a Wall Street dopo lo scandalo delle stock-options, sebbene l’iCEO ne sia uscito formalmente ‘pulito’.

Staremo a vedere come si evolverà una situazione che appare ogni ora che passa sempre più complicata.

Alla faccia, per fortuna che ho venduto tutte le mie azioni Apple proprio durante i primissimi giorni di gennaio, quando erano al livello più alto da tantissimo tempo eheheh!