Jul 18, 2008

Perché bloggo?

Trovo che scrivere un blog sia molto divertente. Mi piace sentire la sensazione dei tasti sotto alle dita e mi piace vedere su schermo i miei pensieri. Mi aiuta a riordinarli e a conservarli.
Uso il blog come un vero e proprio diario personale, dove mi diverto ad inserire notizie curiose, pensieri che mi riempiono la mente e qualsiasi cosa che mi stuzzichi la fantasia.
Sono consapevole che moltissimi blogger scrivono per guadagnare soldi o per diventare famosi su internet, per provare piacere ad essere lodati in giro per la rete.
Ritengo, però, che tale concezione sia contraria all'idea di fondo del blog (che, ricordiamolo, è la contrazione di weblog, ovverosia il luogo sul web dove si tiene traccia di quello che si fa...un vero e proprio diario virtuale.
Scrivere il blog deve essere una passione e la voglia di mettere insieme tutte le parole per il solo fatto di farlo (senza secondi fini di natura economica o egocentrica).

Vabbè...me ne vado a casa. Buon week end a tutti!

Jul 17, 2008

Eternal sunshine of a lot of movies



Tra qualche giorno dovrò stare su un aereo per diverse ore. Come fare per passare il tempo? Semplice, portarsi dietro il fido Mac Book infarcito di film strabilianti da guardare, con i quali passare tante ore di divertimento ed intrattenimento.

Sto preparando una lista di film da guardare. Per ora mi sono segnato questi:


  • Definitely, maybe - è una commedia romantica. Ho visto il provino e mi sembra molto carino il film. In pratica una bambina chiede al padre di raccontarle il modo in cui lui ha conosciuto le sue fidanzate nella vita. Poco a poco, il padre si renderà conto che la sua vita attuale è diversa da quella che avrebbe sempre avuto e inizierà un percorso a ritroso nel tempo per capire cosa cerca veramente;
  • Chaos Theory - altra commedia, parla di un tizio che è fissato con il programmare qualsiasi cosa. Un giorno tutto va storto e il tizio si troverà a gestire una vita dominata dalla confusione;
  • Be kind rewind - uno dei film che non vedo l'ora di guardarmi. Narra la storia di una coppia di amici che gestisce una videoteca. Un giorno scoprono che tutti i nastri della videoteca si sono smagnetizzati e decidono di registrare sopra i nastri la loro versione dei film. Il provino fa schiattare dal ridere, con Jack Black che rifà Ghostbusters, Robocop e altre perle della cinematografia mondiale;
  • Eternal sunshine of the spotless mind - è da una vita che lo voglio vedere. Jim Carrey è il protagonista di questa strana commedia del regista di Be kind rewind. Giovane coppia di innamorati. Tutto va bene fino ad un certo punto, quando il legame si rompe e i due ragazzi si lasciano. Jim Carrey si affida ad una società specializzata nel cancellare i ricordi, vuole dimenticare la sua fidanzata per sempre. Ma qualche cosa va storto (o l'amore è troppo forte) e Jim Carrey si troverà a vivere la sua vita con continui sprazzi di ricordi dell'amore che fu e che non ne vuole sapere di morire.
Eheh, mi aspettano taaaante ore di divertimento :-D

Jul 16, 2008

La capagira, eccome se gira!

Questa sera sono andato a casa di amici pugliesi a vedere il film "lacapagira". Lo scrivo tutto attaccato perché a dire la verità non ho ancora capito quale sia il modo giusto di indicarlo.
Ad ogni buon conto, il film è tutto in strettissimo dialetto barese (con i sottotitoli in italiano) e narra la storia di un gruppo di giovani della criminalità organizzata intenti nei loro loschi traffici di droga e di sigarette di contrabbando. Trattasi di tipici delinquenti da quattro soldi, più paurosi che cattivi. Delle brave persone, sotto sotto, e un po' schiacciati dalla vita.
Il film è zeppo di bravissimi attori, uno su tutti Dino Abbrescia che fa la parte di un ragazzo un po' schizzato ed agitato dal nome strano, Minuicchio. Poi c'è il grande Paolo Sassanelli che fa la parte dell'amico di Abbrescia (Sassanelli se lo ricordano tutti nel telefilm "Classe di ferro").
Il film è del 2000 ed ha come regista il bravo Alessandro Piva. Belle scene, bravi attori, storia intrigante.
Insomma, mi è piaciuto molto, nonostante io sia milanese dalla nascita (e quindi molte frasi mi sfuggivano).

I miei amici si sganasciavano dalle risate perché si sentivano di nuovo a casa. Io non capivo proprio tutto ma cercavo di seguire i sottotitoli.

Consiglio la visione a tutti gli amanti del cinema!

Jul 10, 2008

MobileMe...e adesso come faccio?

















Aspettavo da diversi giorni l'arrivo del nuovo servizio di Apple denominato MobileMe. Il servizio sarebbe andato a sostituire il vecchio .mac (per gli amici, dotmac), integrando quest'ultimo con nuove ed intriganti funzionalità, tra le quali spicca senza ombra di dubbio la funzione push di email, calendari e contatti. Grazie a MobileMe il possessore di iPhone o iPod Touch potrà avere sincronizzati in tempo reale con il proprio Mac e con il web tutte le proprie email, i calendari, i contatti della propria rubrica, etc.
Il nuovo prodotto di Apple è stato lanciato oggi. I problemi verificatisi sono però sostanzialmente due.

Il primo, di poco conto, è legato alle modalità di attivazione del nuovo servizio. Secondo quanto Apple aveva originariamente annunciato, MobileMe sarebbe dovuto nascere nella notte italiana tra il giorno 9 e il giorno 10 luglio. Questa mattina, però, appena svegliato ho trovato la brutta notizia: MobileMe non era ancora stato attivato. In realtà neanche nel momento in cui scrivo questo post (ore 19.30 di giovedì 10 luglio) MobileMe sembra funzionare. E' tutto il tempo che va a singhiozzo: funziona, poi se ne va, poi torna a funzionare e così via. Il bello, però, è che per tutto questo periodo Apple ha avuto la genialata di disattivare il vecchio servizio dotmac. Risultato: è tutto il giorno che non posso controllare via web la mia posta personale perché dotmac ha cessato di funzionare e perché MobileMe non è ancora nato in tutto il suo splendore.

Il secondo problema è ancora più grosso: aspettavo MobileMe con molto entusiasmo perché mi ero stufato della vecchia interfaccia web di Mail e perché Steve Jobs aveva promesso una nuova interfaccia nel rispetto dei nuovi canoni web. Peccato però, come ho scoperto oggi, che Apple ha chiuso completamente l'accesso a MobileMe via web a chi ha Internet Explorer 6 per PC installato sul proprio computer. Orbò, posso capire che sia necessario fare riferimento a browser di nuova generazione, come Firefox 3 e Safari 3...però addirittura impedire completamente l'accesso ad altri browser, senza offrire un accesso secondario meno evoluto (come succedeva con dotmac) mi sembra veramente esagerato e poco corretto nei confronti dei propri clienti. Io utilizzo un computer aziendale per tutto il giorno e non ho possibilità né di installare uno dei browser raccomandati da Apple, né di aggiornare l'attuale browser che uso. Risultato: non potrò più vedere la mia posta sul web. Incredibile. Ma la cosa che mi fa ancora di più alterare è dovuta al fatto che non sono un nuovo abbonato al servizio MobileMe (in questo caso avrei dovuto prendere preventivamente visione dei requisiti di sistema del nuovo servizio e non potrei, adesso, lamentarmi per aver scoperto una incompatibilità assoluta tra tale servizio e il browser che uso). Sono un vecchio abbonato a dotmac che, a seguito della introduzione del nuovo servizio, è stato migrato (senza possibilità di scelta) su MobileMe. Orbene, io ho già pagato il mio abbonamento ed ho pagato per potervi accedere con un browser che al momento della sottoscrizione dell'abbonamento era incluso nei requisiti di sistema. Come la mettiamo, ora che non posso più accedere? Apple mi rimborserà parte dell'abbonamento, dato che non potrò godere pienamente dei servizi a suo tempo promessi?

Mah, diciamo che Apple con MobileMe va sicuramente nella direzione giusta ma lo fa con poca attenzione, soprattutto per i suoi più affezionati clienti.

Jul 9, 2008

La cara e vecchia faiga!


Uno dei miti assoluti di tutti i ragazzi della mia età (sui trenta) è sicuramente questo spettacolare film con protagonisti il grande Jerry Calà e l'immenso Christian De Sica.
Si tratta di "Vacanze in America". Il film narra le avventure di un gruppo di ragazzi del liceo in vacanza negli States. Il divertimento è assicurato grazie a Don Buro (Christian De Sica), accompagnatore del gruppo, Edwige Fenech, mamma di uno dei ragazzi (Gian Marco Tognazzi in una delle sue prime apparizioni sullo schermo...forse la prima), e il grande Jerry Calà nella parte del grande Peo, ex studente del liceo.

Il film è pieno zeppo di scene entrate nella storia della cinematografia italiana di serie B. Una di queste scene, la cui battuta di riferimento è indicata nel titolo di questo post, è quella dove il grande Peo va a trovare a New York un suo vecchio amico di scuola che ai tempi veniva chiamato "lo schianta tope". Inutile dire che il povero Peo si troverà una inaspettata sorpresa.

Vi lascio gustare il video tratto da Youtube, un must!

Jul 8, 2008

L'isola dei limoni, Parte I

Di tutte le storie che ho sentito raccontare, quella dell'isola dei
limoni è sicuramente la più strana e particolare.
Il giovane Peabody me l'aveva narrata durante una delle sue permanenze
estive qui nel paese dei nonni, a Steady Court.
Ho sempre saputo che il bravo Peabody aveva fantasia da vendere ma
ammetto che non ho mai compreso se la storia che sto per riportarvi
aveva del vero o se, piuttosto, fosse il frutto di una elaborata e
quanto mai vivace fantasia di un bambino di otto anni (a quel tempo).
Orbene, una mattina, mentre ero intento a sistemare nel mio garage la
piccola Bum Bum Broom, ovverosia l'auto cabriolet che amavo più della
mia vita, venne il giovane Peabody a trovarmi. Vedendomi affaccendato
sulla BBB, si sedette alla sedia rovinata ed invecchiata che
conservavo vicino al tavolo da lavoro. Ricordo che Peabody mi parve
subito particolarmente affaticato, ma non ci feci quasi caso, pensando
che l'affanno derivasse da una corsa con gli amici o magari da una
rissa con i soliti bulli da quattro soldi del paese.
Dissi a Peabody di prendere un bicchiere di succo di mirtilli dal
distributore che avevo in garage e che avevo sostanzialmente richiesto
proprio per fare un piacere al piccolo Peabody, ben consapevole che la
sua frutta di stagione preferita erano proprio i mirtilli.
Bevve tutto d'un fiato il suo succo ed iniziò di buona lena a
raccontarmi l'incredibile avventura dalla quale era tornato. Come un
fedele cronista, riporterò di seguito quanto lui mi narrò quella
mattina di agosto.
...continua